Il blog come strumento di inbound marketing
Qui gatta ci cova, anzi, qui blogger ci cova! A cosa serve il blog se sei una libera professionista? Forse te lo stai già chiedendo o forse ancora non hai preso in considerazione questo strumento di marketing (male, molto male). Sì, perché di strumento di marketing si tratta, per giunta a costi contenuti e disponibile proprio per tutti.
Il blog professionale è una grande opportunità che non dovresti perdere, per diversi motivi che ora vedremo insieme.
Perché dovresti avere un blog se sei libera professionista?
Se sei una libera professionista so che stai già facendo tante cose, tra lavoro e vita privata, social da aggiornare costantemente (a proposito di social corri a leggere come fare storytelling), starai sicuramente pensando: “ecco ci manca solo il blog”.
Effettivamente sì, il blog manca davvero: sei sicura valga la pena perdersi la possibilità di avere un vero e proprio strumento di inbound marketing?
Ti capisco davvero, perché la gestione del tempo è sempre un cruccio per noi freelance, che talvolta finiamo per farci inglobare in un fiume di cose da fare, senza più capire dove finisca il lavoro e dove cominci il resto della nostra vita.
Però, c’è un gran bel però. Non posso negare che un blog che affronti tematiche inerenti il tuo lavoro sia un progetto impegnativo, che richiede costanza nella pubblicazione e anche studio e dedizione nel tempo, ma, una volta impostata la strategia, e capiti i passaggi, puoi tranquillamente organizzarti pianificando gli articoli da pubblicare. Ti assicuro che così avrai il tempo di respirare, e un ritmo ben diverso da quello a cui forse sei abituata con i social.
Anche i costi sono contenuti, in quanto è un’attività che puoi portare avanti da sola (formandoti ovviamente con #telospiego), a patto naturalmente di esser pronta ad investire laddove sia necessario: il sito, il dominio, o magari fino a poterne delegare completamente la gestione.
5 motivi per cui ti serve il blog se sei freelance
1 – Posizionamento dei contenuti su Google
Forse ti stupirà sapere che attraverso il blog hai più modo di farti trovare su Google. E se ti stai chiedendo perché è cosa buona e giusta sappi che più sei in alto e visibile tra i risultati di ricerca, più facilmente avrai modo di intercettare persone potenzialmente interessate ai tuoi prodotti o servizi.
Le pagine statiche di un sito possono essere indicizzate, ma tendenzialmente, data la competizione, è probabile facciano più fatica a posizionarsi bene in SERP (risultati di ricerca di Google):
- perché puoi usare meno keyword;
- i contenuti delle pagine statiche sono appunto statici e non costantemente aggiornati come per il blog.

Poter contare su contenuti sempre nuovi e aggiornati, come invece accade con gli articoli del blog, è dunque una grande occasione per far crescere anche il tuo sito. Naturalmente occorre anche una buona strategia interna, in modo tale che il blog riesca a comunicare con il resto delle pagine statiche (tipo la pagina dei servizi), per dar modo ai lettori di conoscere la tua attività, fino a capire come puoi essere loro d’aiuto.
2 – Intercettare più keyword
Come ti ho anticipato nel paragrafo precedente, sappi che con gli articoli del blog hai modo di posizionarti su più keyword che ruotano attorno alle macro aree che hai scelto di trattare nel blog. In questo modo, banalmente, scrivi oggi e scrivi domani, avrai sicuramente più possibilità di creare contenuti utili e rispondenti perfettamente al search intent (intenzioni reali della ricerca) di chi digita domande su Google (ne abbiamo parlato anche a proposito della scrittura SEO).
3 – Creare autorevolezza
La questione dell’autorevolezza è molto importante, e ha sempre una doppia valenza:
- 1- autorevolezza del sito/blog;
- 2- legame tra professionista e la sua autorevolezza in rete.
Questo cosa vuol dire?
Significa che, scrivendo articoli utili, e con delle buone azioni di link building, potrai “far vedere” a Google che anche il tuo blog merita di ottenere punteggi perché autorevole (riceve link da siti “autorevoli”).
Inoltre, un blog aggiornato e ben strutturato, è sempre un ottimo biglietto da visita: un modo per dire alle persone che ti leggono che sei affidabile, hai conoscenza della materia (ne sai a pacchi). Questo ti aprirà anche le porte a nuove collaborazione, magari anche con i competitor.
4 – Fare personal branding
Quando molte miei clienti sentono parlare di personal branding, si limitano a raccontarmi della loro presenza su Instagram o su altri social (ma sai che Instagram non basta più?), e quindi poi passano a chiedermi a cosa serve il blog. Io per prima sono su Instagram (mi segui, vero? @marika_maino), ma perché non approfittare di questa opportunità?
Il blog serve proprio a questo: ad aiutare chi ti segue a capire i tuoi valori, chi sei e, soprattutto cosa puoi fare per loro.
5- Lead – Community
Altro risvolto della medaglia, che devi proprio sapere è che anche attraverso un blog è possibile:
1 – fare lead: acquisire un contatto con le persone a fini commerciali (orientato alla vendita), anzi, un contatto potenzialmente interessato (anche grazie alla creazione della newsletter) all’acquisto;
2- creare e consolidare una community: ti ricordo che ante social c’erano le community proprio afferenti ai blog (spesso dei forum). Insomma non escludere ancora una volta questa occasione anzi:
- rispondi ai commenti in modo utile
- coccola i lettori fidati attraverso altri canali (newsletter dedicata; ecc.)
- sfrutta i social per portare gente sul blog (parlane nelle storie, condividi gli articoli nelle community Facebook, ecc.).
Insomma, agisci e sii proattiva.
Hai capito perché devi avere un blog?
Adesso che sai a cosa serve il blog professionale non puoi che iniziare a capire da che parte iniziare. Se hai bisogno di un supporto sai sempre dove trovarmi, e cioè qui, sul mio blog di lavoro, perché si sa, i social non sono nostri ma il sito si.
Ti aspetto! E se hai bisogno di capire come avere un blog professionale a prova di lettore, scopri subito la mia formazione di Scrittura Web Felice.