Reader personas: per chi stai scrivendo?

Scrivere per qualcuno è più facile

Il tuo blog è uno strumento di inbound marketing, per questo occorre trattarlo come tale, da tutti i punti di vista. E se, ad esempio, ti dicessi che quando scrivi qualcosa sul tuo blog professionale devi rivolgerti ad una specifica persona? Il concetto di reader personas ti aiuta infatti a creare dei contenuti che mirano davvero ad un target specifico, con una specifica voce. Da bambina avevi l’amico immaginario? Ecco, adesso puoi cimentarti nella scrittura web, rivolgendoti al tuo lettore immaginario (ma non troppo).

La verità è che scrivere pensando a qualcuno di reale, è più facile: si trovano più facilmente le risposte giuste, ma soprattutto, si capiscono meglio le domande.

1. Reader personas: cosa sono?

Le reader personas sono i tuoi lettori/utenti ideali, schematizzati in una sorta di carta d’identità o mappa, che comporta la descrizione, perfino dettagliata, della loro personalità, dello stile di vita, dei dati personali (si, devi inventare anche nome e cognome! Continua a leggere che ti spiego meglio).

Tutto nasce dal marketing, in cui si parla invece di buyer personas, per riferirsi al consumatore ideale. Sostanzialmente, una volta effettuate le ricerche di mercato, o anche attraverso i dati raccolti tramite interviste o sondaggi, si definisce nei dettagli l’identikit del cliente ideale. A seconda del business, ma anche del target, puoi definirne una, due, ma anche 20. Non c’è un limite numerico, dipende ovviamente dal tipo di mercato in cui ti collochi.

La stessa cosa vale per le reader personas, con cui andiamo a tracciare l’identikit del lettore ideale. L’individuazione dei nostri lettori tipo ci aiuta nel processo fondamentale di definizione del target, ma apporta anche notevoli vantaggi anche nel momento stesso della scrittura o della creazione del piano editoriale (piano editoriale del blog, cos’è).

Le reader personas devono quindi rispecchiare la descrizione del nostro lettore tipo, da tutti i punti di vista:

  • chi è?
  • di cosa si occupa?
  • quanti anni ha?
  • che situazione personale vive?

E queste sono solo alcune delle domande da porsi per creare le propria reader personas. In sostanza, sapere per chi sto scrivendo, pensando di farlo per una persona che sento reale e vera, potrò lavorare meglio sui miei testi, sia nella forma che nella sostanza.

2. Come creare le reader personas?

2.1 Prima lavora sui dati

Partendo dal presupposto che se hai un’attività hai già studiato o devi studiare il tuo target, non dovresti avere grossi problemi ad individuare il tuo lettore tipo. Per essere sicura di non sbagliare, il mio consiglio è sempre quello di partire da da più dati possibili.

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Come impostare le tue reader personas

Come reperirli?

  • Google Analytics (se il sito o blog è già online )
  • Community Facebook (se sei presente in gruppi tematici puoi definire più facilmente le caratteristiche specifiche di chi ti segue)
  • Profilo Instagram (chi ti segue? cosa commenta e come interagisce?)
  • Newsletter ( chi si è iscritto?)
  • Chi ti richiede informazioni sui tuoi servizi?
  • Se hai uno storico delle vendite puoi capire che tipo di persone si rivolgono a te.

Insomma, i modi non mancano, e potresti anche sfruttare le Storie di Instagram (o altri social se preferisci) per fare dei sondaggi mirati ad individuare il profilo “perfetto” del tuo cliente/lettore tipo.

Perché nel tuo caso, ammettiamolo, il lettore si spera non resti solo tale, ma ci si augura scopra anche le tue competenze, i tuoi prodotti, insomma, il blog è un mezzo che ti permette di collegare contenuti e servizi. Ecco perché è bene pensare a tutto, in primis al target a cui ci si rivolge scrivendo.

2.2 Poi…indovina chi

Dopo aver ragionato sui dati e aver reperito più informazioni possibili sui tuoi potenziali lettori, puoi iniziare a dar forma ai tuoi personaggi. Ricordi quando da piccola giocavi ad Indovina Chi? Ecco, cimentati ad indovinare le caratteristiche e le qualità dei tuoi readers.

2.3 Da dove partire?

  • Nome e Cognome
  • Età
  • Lavoro/ Istruzione
  • Carattere
  • Immagine (metti una foto!)
  • Obiettivi
  • Paure
  • Bisogni
  • Dubbi

Insomma, andando sempre più a fondo e nello specifico! Spesso le clienti mi chiedono come creare fisicamente le reader personas. Io suggerisco Canva, sempre molto semplice e intuitivo ti consente di creare dei documenti sia di testo che contenenti immagini. Io ad esempio creo una parte in cui approfondisco la personas descrivendola, ed una visiva in cui riassumo le caratteristiche.

Sarà strano all’inizio pensare che stai scrivendo per qualcuno di estremamente reale. Io, ad esempio, sono qui a scrivere questo articolo blog per: Sara Canfora, una bella donna di 31 anni, con 1 figlio di 14 mesi, una vita frenetica, ma non è ancora soddisfatta come vorrebbe. È una psicologa, ha da poco annesso un blog al suo sito e sta cercando informazioni su Internet su come redigere i suoi articoli… quello che le manca è il tempo, ma adesso un può delegare, quindi sta cercando di organizzarsi per fare da sola, e tra un allattamento e l’altro cerca informazioni pratiche.

Ho reso l’idea?

lettori-tipo

3. Più che immaginarie: le reader personas sono reali

Non devi solo immaginare le tue reader personas, dovresti piuttosto, creare una persona reale, quasi potessi vederla e toccarla davvero, e magari anche sentire che in fondo la conosci. Naturalmente, considerando che, anche se non parliamo a tutti, probabilmente avremo un pubblico costituito da più audience, occorre definire i tratti di più reader personas, anche se ti consiglio di procedere per gradi e senza esagerare, altrimenti rischi solo di confonderti e confondere.

4. Servono davvero?

Non so risponderti in assoluto, posso dirti che per me e per tante mie clienti ( a cui ho fatto formazione di scrittura SEO con #telospiego) è stato molto utile definire le reader personas. In questo modo ho potuto strutturare dei contenuti davvero su misura rispetto alle esigenze reali del mio target (o delle mie clienti) migliore. Si, dico migliore riferendomi ad un target ben definito in base ai miei obiettivi (che spaziano dall’autorevolezza, al farsi conoscere, passando dalla brand identity, fino alla vendita), quindi un pubblico potenzialmente interessato non solo agli articoli dei blog che seguo, ma anche dei servizi che le mie clienti offrono.

Inoltre, con le reader personas puoi:

  • creare una mappa dei contenuti cucita addosso al lettore;
  • adattare il piano editoriale a questi contenuti;
  • creare una strategia di link interni più efficace, che porti il lettore a scoprire anche i tuoi servizi;
  • intercettare un pubblico in linea con quanto offri.

5. Scrivere per qualcuno allora è davvero più facile?

Abbiamo iniziato con questa domanda, e direi che adesso siamo più pronte a rispondere. Ti invito anche a riflettere su una cosa che di primo acchito può sembrare anche banale, perché scriviamo sempre per qualcuno. Ma credimi, scrivere per Sara Canfora è diverso che scrivere per una tizia qualsiasi, perché la scrittura stessa diventa immediatamente:

Del resto, se hai mai scritto una lettera, anche non necessariamente intima, noterai che tono di voce e stile scelto, sono più facilmente indirizzati verso chi legge, e come dico sempre, dato che dobbiamo tornare ad essere lettorecentrici, ecco che le reader personas servono eccome!

6. Posso scegliere per chi non voglio scrivere?

Nel marketing spesso abbiamo anche la formulazione delle negative buyer personas, Questo tipo di personas include chi è lontano dal target ideale per qualsiasi motivo. Effettivamente, ancora una volta, potremmo applicare la stessa cosa in ambito contenuti ed aggiungere un tassello alla nostra definizione del target:

  • per quali personas sto scrivendo?
  • e in aggiunta a chi assolutamente non mi rivolgo?
per-chi-scrivo

Del resto, capire con chi non voglio parlare è altrettanto importante rispetto al capire a chi mi rivolgo.

Tu hai creato le tue personas? Hanno apportato valore anche al tuo lavoro oppure non ne sei sicura (per ogni dubbio contattami senza impegno)?

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