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Testi persuasivi: evita il futuro per 3 e più motivi

Sei pronta a dare vita ai tuoi testi persuasivi, trasformandoli in potenti generatori di vendite? Immagina di conquistare il pubblico, spingerlo all’azione e trasformare le loro intenzioni in acquisti con una sequenza di parole ben piazzate. Sì, è tutto possibile! Ma c’è una cosa che mette i bastoni tra le ruote anche ai messaggi più efficaci: il tempo futuro. Il futuro nei testi persuasivi? Non ha futuro! Scrivere testi di vendita con il futuro è come prendere una strada sterrata quando potresti prendere l’autostrada. Non è un errore grammaticale o di struttura, ma ti pone davanti a un’altra sfida: rischi di indebolire la potenza del tuo messaggio. Perché succede questo? Continua a leggere per scoprire almeno i tre motivi cruciali (ma ne vedremo anche altri) che rendono il tempo presente il vero protagonista nei testi persuasivi. Cosa si intende per testi persuasivi? Oggi i testi persuasivi sono il segreto per coinvolgere il pubblico, trasmettendo fiducia, empatia e un senso di urgenza. Non si tratta solo di elencare i vantaggi di un prodotto o servizio, ma di creare un legame emotivo con il lettore/consumatore, offrendo soluzioni concrete ai loro problemi e bisogni. Sono come il tuo migliore amico che ti spinge a fare quel salto di fiducia. Ti incoraggia, ti sprona, e alla fine ti porta dove vuoi essere. o almeno, così dovrebbero essere. Anche perché abbiamo davanti delle persone (a proposito hai creato le tue reader personas? Ecco come fare) sempre più attente e “skillate”, che per capirci, non si bevono (fortunatamente a mio avviso) più tutta quella solfa del copy di vendita classico. I testi persuasivi sono orientati all’azione, utilizzando il potere delle parole per spingere i lettori verso una decisione d’acquisto, il più immediata possibile. Incorporano elementi di storytelling, leve della persuasione (come la riprova sociale e autorità) per accrescere la credibilità del messaggio e guidare il pubblico verso l’azione desiderata. Insomma, roba da “markettari” starai pensando, e invece no, non più: non ci sono più frontiere, e con i social, Instagram in primis, tutti i professionisti o imprese che comunicano vogliono anche vendere (ovvio). Ritorno al futuro parte prima: e poi vediamo se tornerà Nel campo della comunicazione persuasiva, l’utilizzo del tempo futuro può rappresentare una sfida significativa. Secondo Roger Dooley, star del neuromarketing, in un articolo pubblicato su Forbes, l’abuso di espressioni al futuro può innescare incertezze nei potenziali clienti, minando la fiducia nelle promesse fatte. Dooley evidenzia come frasi che prevedono un risultato futuro, come “sarai in grado di…”, possano sembrare ambigue e generare dubbi, piuttosto che convincere dell’efficacia di un prodotto o servizio. Questa osservazione suggerisce che le promesse vaghe legate al futuro possano non essere sufficientemente persuasive per stimolare l’azione dei consumatori. L’incertezza associata alle previsioni future è un concetto ampiamente riconosciuto nel marketing e nella psicologia del consumatore. Il futuro, per sua natura, è intriso di incognite e promettere successo o vantaggi in un tempo indefinito può risultare in una percezione di rischio da parte del potenziale cliente. Gli individui pare preferiscano opzioni con esiti chiari e sicuri. Quindi, perché non offrire loro una certezza adesso invece di promesse future incerte? Insomma tutto chiaro? Il futuro è incerto anche nel marketing! Facciamo un esempio concreto di testi persuasivi La specificità del presente ti fa sentire già un passo più vicino al tuo obiettivo: perché aspettare il futuro quando puoi ottenere risultati già adesso? 3 motivi per NON utilizzare il tempo futuro nei testi persuasivi e di vendita: l futuro nel mondo dei testi persuasivi? Meglio evitare, ecco perché: Altre 2 tips per i tuoi testi persuasivi: 1 L’urgenza del presente: come alimentare le decisioni Hai presente quella sensazione di dover fare qualcosa subito, senza aspettare il momento giusto? Ecco, questa è l’”urgente urgenza” del presente nei testi persuasivi! Quindi, diamo un’occhiata più da vicino: immagina il presente come quel tipo agitato che ti spinge a muoverti ora e non più tardi. Quando mettiamo il focus sul presente nei nostri messaggi, creiamo quel senso di “ora o mai più” che ti fa alzare dalla sedia e agire. E aspetta, c’è di più! Le frasi al presente non solo danno un calcio al sedere, ma spingono i potenziali clienti a decidere con rapidità e sicurezza. È come se dicessero: “Non aspettare, agisci adesso!”. E sai una cosa? Funziona davvero. Solo in quest’ultimo anno ho scritto copy di vendita per almeno 30 siti e ti posso confermare che tante landing stanno generando traffico di qualità e contatti utili. 2 La Connessione emotiva del Qui e Ora Il buon Orazio ci diceva Carpe Diem, oggi facciamo un salto nel qui e ora dell’emotività! È proprio qui che si crea quel legame immediato con il pubblico. Quando parliamo al presente, il pubblico si sente coinvolto, come se fosse parte della storia che stiamo raccontando. E cosa c’è di meglio che farli sentire parte di qualcosa? Niente! Ecco perché il presente è il migliore amico di chi vuole vendere. Aiuta i tuoi potenziali clienti a immaginare il futuro luminoso che il tuo prodotto o servizio può offrire proprio adesso. Futuro strategico: come usare il futuro nei testi persuasivi? Il futuro potrebbe sembrare un po’ come quel parente strano che non sai mai cosa aspettarti, ma non lo escludere completamente dalla tua vita di scrittore persuasivo! Certo, potrebbe essere un po’ rischioso se non lo gestisci con cura, ma con un tocco di genialità strategica, può diventare il tuo migliore alleato. Nei testi persuasivi puoi utilizzare il concetto di futuro meglio evitare la declinazione del verbo nel tempo futuro. 3 Esempi per utilizzare il futuro nei testi di vendita: 1. Descrivere la visione del tuo brand: In questo caso, il futuro viene utilizzato per delineare l’ambizione del brand e la sua mission. 2. Illustrare scenari futuri possibili: Il futuro viene utilizzato per mostrare i potenziali benefici del prodotto o servizio in un contesto realistico. 3. Offrire garanzie o assicurazioni sul futuro: Il futuro viene utilizzato per rassicurare il cliente e aumentare la sua fiducia nel brand. Altri esempi per sfruttare il concetto di futuro: In tutti questi casi, il futuro è utilizzato in modo strategico per rafforzare il messaggio del copy e aumentare la sua efficacia, ma non attraverso il tempo futuro, quanto attraverso l’idea di futuro! Ti è chiara la differenza?

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Scrittura creativa su Instagram: la creatività vende?

La scrittura non è solo un modo per scarabocchiare pensieri su un foglio, è come una bacchetta magica per la mente, che ti aiuta a riflettere, a conoscere te stessa e a combattere quei piccoli mostri chiamati stress emotivi. E indovina un po’? Questa magia non si ferma solo a te. Anche i brand vogliono un po’ di questa pozione miracolosa, perché ne hanno capito da tempo la potenza e la necessità per creare una comunicazione di brand efficace e di valore. Ma cosa succede alla scrittura creativa su Instagram? Continua a leggere e scopriamolo insieme… Scrittura creativa su Instagram, e oltre La scrittura creativa è l’arte di raccontare storie, di evocare emozioni, di dipingere quadri con le parole. È quel tipo di scrittura che ti fa perdere nel tempo, che ti trasporta in un altro mondo. Ma non pensare che sia relegata solo ai libri o alle poesie tradizionali. In un’era digitale come la nostra, la scrittura creativa ha trovato nuovi palcoscenici: blog, e-book, newsletter e, appunto, Instagram. Pensa a quei post che ti hanno fatto sorridere o a quelli articoli che ti hanno commosso fino alle lacrime. E non è tutto. La scrittura creativa si manifesta anche in formati web innovativi: La scrittura creativa, quindi, non è solo un mezzo per esprimersi, ma è diventata uno strumento essenziale per connettersi e coinvolgere il pubblico nell’era digitale. Cosa dicono gli studi? Alcuni studiosi in camice bianco (probabilmente non indossavano davvero camici bianchi, ma fa figo immaginarlo) hanno scoperto che i brand che raccontano storie avvincenti e genuine creano legami più stretti con i loro clienti (studio pubblicato nel Journal of Marketing Research) un po’ come una stretta di mano tra vecchi amici. Una stretta di mano che si traduce in clienti fedeli, un’immagine brillante del brand e, ovviamente, in una bella pentola di monete d’oro. Un altro gruppo di ricercatori ha rivelato anche che raccontare storie vere rende i brand più “umani”, come il vicino di casa con cui vorresti fare un barbecue. In poche parole: se vuoi che il tuo brand brilli e balli al ritmo giusto, la scrittura creativa è la tua DJ! Cosa succede quando scrittura creativa e Instagram si incontrano? Hai mai avuto quella sensazione di vertigine quando leggi un libro talmente bello da dimenticare dove sei? E poi, PUF! Apri Instagram e ti ritrovi davanti a un post che sembra uscito dalla tastiera di un robot annoiato? Sì, è il grande duello tra la scrittura da Oscar e quella… beh, un po’ meno brillante. Instagram è come quella discoteca super cool dove tutti vogliono essere visti. Ma non basta una foto patinata o un filtro vintage per attirare l’attenzione. Serve una storia, una di quelle che ti fanno battere il cuore a mille. E qui entra in gioco la scrittura creativa. Tutto dipende da quanto conosci le tue persone, il tuo target, ma anche dagli obiettivi di comunicazione efficace che ti prefiggi (ne hai, vero?). Ma attenzione! Non si tratta solo di scrivere frasi ad effetto o citazioni profonde. È una vera e propria arte equilibrare l’anima poetica con la necessità di essere chiari e diretti. Dopotutto, su Instagram hai solo pochi secondi per catturare l’attenzione di qualcuno prima che continui a scorrere. E sai qual è il segreto? Essere autentici. La gente vuole sentire la tua voce, non quella di un robot, vuole ridere, piangere, emozionarsi con te. Quindi, la prossima volta che posti qualcosa, pensa a come potresti raccontare una storia, anche in poche parole. “Tutto quello che devi fare è scrivere una frase vera. Scrivi la frase più vera che conosci.” – Ernest Hemingway In breve, Instagram non è solo un album di foto. È un palcoscenico, e con la giusta scrittura, puoi essere la stella brillante che tutti sono venuti a vedere. Scrittura Creativa su Instagram: il lato dei Creator Ecco cosa succede quando un creator, armato di penna, inchiostro e un pizzico di follia, decide di conquistare il regno di Instagram: magia pura! Immagina un artista che dipinge quadri con le parole, trasformando ogni post in un piccolo capolavoro. Ogni caption diventa una storia avvincente, ogni commento un dialogo intrigante. Ma non è solo questione di belle parole. È un vero e proprio spettacolo di luci, colori e emozioni. I creator esperti riescono a giocare con le parole, a farle danzare in armonia con le immagini, a creare un’atmosfera unica che cattura e incanta. E il risultato? Un feed Instagram che non è solo una raccolta di foto, o reel, ma un viaggio emozionante nel mondo del loro progetto o brand che sia. Scrittura Creativa su Instagram: il lato delle libere professioniste o imprenditrici E poi ci sono quelle eroine del business, le libere professioniste o imprenditrici che, con passione e determinazione, curano da sole i contenuti del loro brand su Instagram (o ne delegano dei pezzi). Per loro, la scrittura creativa è un’arma segreta, la più grande alleata della loro comunicazione. Non si tratta solo di vendere un prodotto o un servizio, ma di raccontare una storia, di creare una connessione emotiva con il pubblico. Ogni post è un capitolo di un libro che parla di sogni, sfide, successi e, soprattutto, di autenticità. Queste donne sanno che, in un mondo di contenuti clonati, la scrittura creativa è la chiave per distinguersi, per mostrare al mondo la vera essenza del loro brand. E, fidati, quando la scrittura creativa incontra la passione e la dedizione di queste professioniste, Instagram diventa un luogo magico dove tutto è possibile (proprio per questo aiuto le professioniste ad allenare la loro capacità di scrittura con La Scrittureria, la prima palestra di scrittura social e web, corri a scoprire la prossima edizione!). La coerenza nel racconto di brand non esclude la creatività La creatività è un punto di forza, e non deve diventare un punto di debolezza. Immagina il tuo brand come un personaggio di un libro. Ha una sua voce, un suo stile, un modo tutto suo di raccontare storie e di interagire

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Idee per un blog: 5 modi per trovarle

I contenuti per il tuo blog non cascano dal cielo Il tuo bellissimo blog professionale sarebbe pronto per spiccare il volo, se non fosse che non sai proprio cosa scrivere. O meglio, i primi articoli magari sono anche sono pronti, ma adesso hai la classica sindrome del foglio bianco, quella del “adesso cosa scrivo?”. Ecco perché ho pensato a te, che ti stai crogiolando da giorni in attesa che qualcosa cambi, ma sappi che le idee per un blog non cascano dal cielo, devi essere tu a farle arrivare. La bella notizia è che ci sono tanti modi per stimolare la creatività e l’inventiva anche nella scrittura per il web, ti lascio alcuni suggerimenti per aiutarti in questa impresa. Poi mi fai sapere come va? 1 – Cerca le idee per i tuoi articoli su Google Si, non ho scoperto io l’America, eppure ti assicuro che tante volte le cose che sembrano scontate poi non lo sono affatto. E adesso tu mi dirai “eh, ma se non ho idee cosa cerco su Google?”. Devi cercare l’ispirazione, non l’idea già pronta, e vedrai che poi l’illuminazione vera e propria si paleserà bella e luminosa nella tua mente. Mi spiego meglio. Se hai già in mente l’argomento principale che desideri trattare (e dai, di certo questo lo sai) prova innanzitutto a cercarlo su Google: ti si aprirà un mondo fantastico, quello della SERP e pieno di risposte alle tue domande. Zio Google ci mette a disposizione Google Suggest che è un ottimo strumento per trovare sia parole chiave che nuovi argomenti di cui parlare. Tra l’altro, è proprio lì a portata di mano e come sai è completamente gratuito, ed è anche la prima cosa da fare (poi lo vedremo insieme, o se vuoi approfondire bene e subito contattami per la tua formazione di seo copywriting personalizzata), ancor prima di iniziare ad approcciarsi alla vera ricerca di “parole chiave”, per posizionare online il tuo sito o blog. Come vedi dall’immagine, ma di sicuro l’avrai già notato milioni di volte, è lo stesso motore di ricerca a suggerirci eventuali altri argomenti correlati alla stessa area semantica (trattasi in sostanza di possibili keyword, se poi sono appetibili è un discorso a parte, legato ai volumi di ricerca). A questo punto la tua mente comincerà a svolazzare come la farfalla o come la donna delle pubblicità che indossa l’assorbente con le ali (libera e felice), e le idee sbocceranno da sole. Ma tranquilla, se questo ancora non avviene puoi giocarti altre carte. 2 – Studia i competitor Le idee per un blog non si coltivano, lo abbiamo capito, ma le alternative non mancano. Lo studio dei competitor, molto importante lato SEO, è fondamentale anche per la parte dei contenuti. Ammettiamolo, ormai siamo in tanti in ogni campo, e ci sono tanti professionisti super validi in rete, che riempiono i loro blog di cose davvero utili per gli utenti in target. Ricordi l’ispirazione che ti dicevo di cercare su Google? Puoi cercarla anche così, ma occhio a non fare la grande assurda sciocchezza (apprezza che mi sto censurando) di copiare, si, so che non sei il tipo ma meglio precisarlo: non solo è eticamente scorretto, ma peggio, di più. Non si fa. Punto. Quello che invece puoi fare benissimo è prendere spunto e farti delle domande: Valuta attentamente tutto e probabilmente, la giusta osservazione ti aiuterà a farne nascere tante altre di idee, siano esse per il tuo blog professionale che per i tuoi social (sai che puoi attuare una strategia multicanale? Con la consulenza di comunicazione contattami per avere informazioni). 3 – Entra nelle community In molti settori le community sono una miniera di informazioni e idee che galleggiano nella bacheca ad ogni post. Sta solo a te esser pronta a coglierne le sfumature. In particolare le community Facebook, quando funzionano, ti danno modo di toccare con mano le esigenze reali del tuo target di riferimento. Spesso si tende a sottovalutare le potenzialità di questo tipo di approccio, ma parlando per esperienza personale, molte delle idee travate poi più utili dal target (e lo so dalle visualizzazioni di Analytics)di riferimento sono arrivate nel piano editoriale proprio da qui. 4- Ascolta Ascolta, osserva attivamente quello che ti circonda, le idee sono già in circolo, già in viaggio verso di te. 5 – Vai in trasferta Per trovare idee per un blog devi andare in vacanza? Anche si, ma non intendevo questo. Porta in trasferta la tua mente: Questo a cosa serve se poi il mio blog è in Italia? Serve proprio alle idee, a cambiare approccio, ad avere forma mentis e visioni che differiscono dalle nostre (come ideologia popolare). Ammetto che è un’attività che richiede tempo, impegno, se come ti destreggi con l’inglese ma non sei certo madrelingua. Eppure se provassi a mettere in agenda, questo tipo di ricerca, stai sicura ti stupiresti dei risultati. Ricomincia da 0 Adesso che le idee non ti mancano, corri ad impostare il tuo piano editoriale vincente. A prescindere da questi 5 modi per stimolare la tua raccolta di idee (poi ne vedremo altri), sono certa che tu ne abbia già tante a disposizione: metti a nudo le tue competenze, sei tu il punto 0 da cui partire e scommetto che pioveranno contenuti di valore. Se ti serve aiuto con un piano editoriale SEO che massimizzi i tuoi risultati… corri a leggere come ti posso aiutare!

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